EmGDGB7
Mi piace spettinato camminare, col capo sulle spalle come un lume
EmGCB7Em
così mi diverto a rischiarare, il vostro autunno senza piume
GDCB7
mi piace che mi grandini sul viso, la fitta sassaiola dell'ingiuria
EmGCB7Em
mi agguanto solo per sentirmi vivo, al guscio della mia capigliatura.
[Verse]
GDGB7
Ed in mente mi torna quello stagno, che le canne e il muschio hanno sommerso
EmGCB7Em
ed i miei che non sanno di avere un figlio che compone versi
GDCB7
ma mi vogliono bene come ai campi, alla pelle, ed alla pioggia di stagione
EmGCB7Em
raro sarà che chi mi offende scampi dalle punta del forcone.
[Chorus]
EAmDG
Poveri genitori contadini, certo siete invecchiati e ancor temete
B7EmCB7
il Signore del cielo e gli acquitrini, genitori che mai non capirete
EAmDG
che oggi il vostro figliuolo è diventato, il primo fra i poeti del paese
B7EmCB7Em
ed ora in scarpe verniciate, e col cilindro in testa egli cammina.
[Verse]
EmGDGB7
Ma sopravvive in lui la frenesia, di un vecchio mariuolo di campagna
EmGCB7Em
ad ogni insegna di macelleria, alla vacca si inchina sua compagna
GDCB7
e quando incontra un vetturino, gli torna in mente il suo concio natale
EmGCB7Em
e vorrebbe la coda del ronzino, regger come strascico nuziale.
[Verse]
GDGB7
Voglio bene alla patria, benché afflitta di tronchi rugginosi
EmGCB7Em
m'è caro il grugno sporco dei suini, e i rospi all'ombra sospirosi
GDCB7
son malato d'infanzia e di ricordi, e di freschi crepuscoli d'aprile
EmGCB7Em
sembra quasi che l'acero si curvi per riscaldarsi e poi dormire.
[Chorus]
EAmDG
Dal nido di quell'albero le uova, per rubare salivo fino in cima
B7EmCB7
ma sarà la sua chioma sempre nuova e dura la sua scorza come prima?
EAmDG
e tu mio caro amico vecchio cane, fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia
B7EmCB7Em
e giri a coda bassa nel cortile, ignaro delle porte e dei granai.
[Verse]
EmGDGB7
Mi son cari i miei furti di monello quando rubavo in casa un po' di pane
EmGCB7Em
e si mangiava come due fratelli una briciola all'uomo ed una al cane.
GDCB7
Io non sono cambiato, il cuore ed i pensieri son gli stessi,
EmGCB7Em
sul tappeto magnifico dei versi voglio dirvi qualcosa che vi tocchi.
[Verse]
GDGB7
Buona notte alla falce della luna sì cheta mentre l'aria si fa bruna,
EmGCB7Em
dalla finestra mia voglio gridare contro il disco della luna.
GDCB7
La notte è così tersa, qui forse anche morire non fa male,
EmGCB7Em
che importa se il mio spirito è perverso e dal mio dorso penzola un fanale.
[Chorus]
EAmDG
O Pegaso decrepito e bonario, il tuo galoppo è ora senza scopo,
B7EmCB7
giunsi come un maestro solitario e non canto e celebro che i topi.
EAmDG
Dalla mia testa come uva matura gocciola il folle vino delle chiome,
B7EmCB7Em
voglio essere una gialla velatura gonfia verso un paese senza nome.